martedì 4 gennaio 2011



E da molto che non scrivo.E' trascorso Yule,il Solstizio d'Inverno,Sol Invictus,in un periodo in cui si verificò non solo un plenilunio,ma anche un eclisse al di là del nostro emisfero.Una coincidenza talmente importante e rara che possiede un significato simbolico ben preciso: una potente rinascita.Tale evento ha donato energia alla terra e a tutti noi,per affrontare questo breve e ultimo periodo prima della primavera.Il Dio ha mantenuto la promessa della rinascita,egli è tornato dal grembo-tomba della Madre,dall'Oscurità è ora tra noi,rigenerato,luminoso.
Come Egli è tornato in superficie baciato dai raggi della Rinascita,allo stesso modo anche noi compieremo lo stesso percorso,come se fossimo nuovamente battezzati,come se il nostro sentiero tornasse luminoso,lastricato di Luce.
Il 21 feci l'Esbat,in preparazione del Sabbath del 22 dicembre.Feci una divinazione inerente il miglioramento di una situazione in particolare: come ben si sa,la positività di un settore della nostra vita,tende a migliorare e rendere più dinamici gli altri,spronandoci alla crescita,a desiderare ciò che realmente meritiamo di positivo.La divinazione la effettuai con i tarocchi e usai solo gli Arcani Maggiori.Ne scelsi tre,dopo essermi concentrata sulla mia richiesta.
Uscirono l'Impiccato,l'Imperatrice e la Papessa.Tre carte molto importanti che delineano un percorso in ascesa.Simboleggiano il richiedente(la sottoscritta),che effettua un percorso che promette l'adempimento di una situazione,quindi il raggiungimento dei propri obiettivi,ma effettuando un sacrificio,abbandonando una cattiva abitudine di sè,un modo di pensare vecchio e logoro che non mi aiutava affatto.Aprendo la mia mente a prospettive differenti,riceverò tutte le occasioni e le possibilità per rendermi l'artefice effettiva del mio Destino,senza farmi mai più trascinare senza sosta dagli eventi e da un'emotività disordinata(l'Imperatrice).Prendendo in mano la situazione,acquisirò saggezza,esperienza,agilità fisica e mentale.Ringraziando del risultato raggiunto e conservando saggiamente quanto accumulato,il mio archetipo diviene la Papessa,ossia la donna saggia,realizzata,potente.
E' di buon auspicio e al momento la mia interpretazione,intuitiva e spicciola,è la seguente.

Appeso
L'Appeso è simbolo di situazioni difficili da sbloccare, o che richiedono una grande capacità di adattamento. Rappresenta una persona altruista, disposta a sacrificarsi per il bene comune e fedele ai propri principi, anche quando questi ne limitano la libertà d'azione. Allo stesso tempo, indica un cambiamento di prospettiva rispetto al passato, una decisione o un'azione che darà una svolta alla situazione presente e un mutamento di fortuna. Le qualità sono apertura mentale, altruismo, misticismo, saggezza del subconscio e veggenza. Simboleggia anche i sogni premonitori, l'iniziazione, lo rinascita, lo semina, lo crescita, la fertilità e la buona terra.
Significato divinatorio.
Vita in bilico. Transizione. Mutamento. Mutamento d'idee e di vita. In senso passivo apatia e ottusità. Noia. Abbandono. Rinuncia. Cambiamento d'influssi nella vita. Periodo di calma fra due eventi significativi. Sacrificio. Pentimento. Risanamento. Necessità di lottare per raggiungere una meta che tuttavia può non essere raggiunta. Rigenerazione. Miglioramento. Rinascita. Avvento di nuove forze vitali. è il momento di prepararsi a nuove esperienze. Resa. Mancanza di progressi. Pausa nella vita. Fattori esterni di grande importanza Possibile richiesta di sacrifici eccessivi, forse non apprezzati.
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capovolto indica una persona materialista, vuota e frustrata, situazioni affettive stagnanti, la dipendenza dagli altri
la presenza di legami difficili da rompere. Può anche suggerire una lotta interiore che conduce alla sconfitta, buoni sentimenti che non si concretizzano, promesse non mantenute, ritardi e ostacoli.

Mancanza di spirito di sacrificio. Rifiuto a compiere lo sforzo necessario. Rifiuto di dare qualcosa di sé. Culto del proprio ego. Falsi profeti. Inutili sacrifici.

L'Imperatrice:

L'imperatrice in primo luogo è una donna di successo. L'interpretazione principale di questa carta è senza dubbio positiva, sia essa legata al successo economico o a quello affettivo.
Anche le connotazioni più negative di questa carta non sono particolarmente severe e riferiscono a un successo solo parziale in campo economico od affettivo.
Senza dubbio l'Imperatrice si riferisce a persone intelligenti e dotate di capacità e che hanno raggiunto o raggiungeranno dei risultati grazie ai loro propri sforzi ed impegno. 

La Papessa:
La Papessa è chiaro e univo simbolo della sapienza. La papessa è una figura religiosa femminile di estrema sapienza e conoscenza. E' una figura dotata di chiaroveggenza, orientata al futuro, che siede su di un trono racchiuso da colonne che simboleggiano la vita e la morte ed il bene e il male.
Nei Tarocchi l'interpretazione della carta può significare anche la presenza di una figura esterna femminile, ed in questi casi essa è una figura generalmente retta ma anche severa.
L'interpretazione positiva di questa carta indica saggezza e capacità di discernimento. La sua connotazione negativa all'opposto rimanda all'ignoranza e presunzione. 

Attualmente è il 04 Gennaio 2011.Si è conclusa un'eclisse di Sole.Ho acceso una candela bianca nel momento in cui essa stata terminando,per simboleggiare il ritorno della luce,la mia rinascita,la mia purificazione.Ho fatto una breve meditazione,visualizzando il Dio Cacciatore e Oscuro dinanzi a me,al quale affido una situazione stagnante e negativa,chiedendogli di portarla con sè negli inferi,in questo breve viaggio,affinchè possa porgerlo alla Madre Anziana e purificarlo nel suo calderone della Trasformazione.Purificato,il Dio ritorna in superficie luminoso e rigenerato con in mano una sfera(la mia situazione),bianca,pura e lucente,diversa da prima,grigia e nebulosa.Me la porge,diventa dorata e io la inglobo in me stessa,assaporando quell'energia,quella catarsi,partecipando alla rinascita del Dio.

Per l'astrologia è un momento negativo,ma nella Wicca esso può essere rappresentato come un'occasione perfetta per affrontare le proprie paure,lavorare con le energie oscure,per risolvere situazioni,renderle attive e dinamiche,affidarsi al calderone del Mutamento della Madre Anziana,al fine di rigenerarsi e tornare rinati in superficie.Un viaggio iniziatico e particolare,un momento preceduto da sogni strani,notti tormentate e da un sogno che mi suggeriva di usare una candela argentata.Si argentata.Poichè le eclissi,solari e lunari,sono un momento di grande potere,poichè le energie del sole e della luna,maschili e femminili sono in espansione,in crescita,dentro di noi,per poi manifestarsi nel mondo terreno.

giovedì 25 novembre 2010

Le Erbe : F-G-I-L-M-N

Felce : bruciare in casa per protezione,all'esterno per favorire la pioggia.

Finocchio : sacro al dio,appendere alla porta  a Litha,protezione.
Frassino : bacchette,protezione,prosperità,le foglie per i sogni profetici.

Ginestra Spinosa : bruciare ad Oastara per protezione  e come preparazione a qualunque conflitto.
Ginestra : purificazione,in casa per la protezione.

Ginepro,bacche : visioni,purificazione,contatto spiritico,esorcismo,protezione.
Gelsomino : unzione,equilibrio,Oastara,divinazione,sogni,intuito,protezione astrale.

Giusquiamo: (velenoso,attenzione,usare al suo posto il macis),oltretomba,contatto spiritico.

Issopo : protezione,purificazione,ripulitura,rimuove la negatività e la malevolenza.

Lavanda : unzione,esorcismo,purificazione,contatto spiritico,Litha,onorare gli Antichi,protezione,ripulitura,altro mondo,contatto con i Sidhe,apertura dei centri psichici,contatto spiritico.
Legno di sandalo : bruciare per protezione ,esbat di luna piena,offerta per gli spiriti.

Lisimachia : porpora,ristabilisce armonia,porta pace,può essere sparsa per le stanze e donata per ottenere un accordo.
Luppolo : salute,aiuta il sonno.

Lentisco : cntatto spiritico,aumenta il potere psichico,forza.
Lillà: oltretomba,Beltane,esorcismo,protezione,purificazione.

Macis: potere psichico,aumenta il contatto spiritico,oltretomba.
Mandragora: (velenosa,usare al suo posto radice di zenzero o radice di finocchio),invocazione degli spiriti,comunicazione con i morti,offerta agli spiriti,esorcismo,sorvegliante protettivo.

Maggiorana : amore,protezione abbondanza.

Mela : Cibo per i morti,sotterratela come offerta agli spiriti a Samhain,oltretomba,amore,divinazione con chi amate.
Melagrana: oltretomba,passaggio,ricchezza nascosta,raggiungimento,protezione,deflessione,conoscenza segreta.

Mirra : Protezione,bruciare per purificazione e consacrazione.
Mora: signore Oscuro,Lammas,cacciatore,protezione.

Menta : protezione,prosperità,offerta per gli spiriti.


Nocciolo : appendere in casa o nella stanza dei rituali per invitare l'aiuto degli esseri fatati,bacchette,fortuna,guarigione,accresimento del potere della strega.

Noce moscata : bruciare per la prosperità.

Noci e pigne : usare sulla cima delle bacchette per le magie di fertilità,amore,attrae gli spiriti della natura.


continua.............



martedì 23 novembre 2010

Lettere C-D-E Le Erbe

Calendula : matrimonio,sogni profetici,protezione,poteri psichici,cogliere in pieno sole.

Camomilla : purificazione,meditazione,riposo,calma,prosperità,incenso per il Dio.

Cannella : bruciare per poteri psichici e spirituali,protezione successo,

Cardamomo : bruciare per incantesimi d'amore,usare nei sacchetti per le magie d'amore.

Cariofillata : purificazione, amore.

Cedro : per incrementare la magia psichica,sole,il Dio.

Chiodi di garofano : bruciare per il benessere e la protezione.

Ciliegia : creatività,felicità.

Cinquefoglie: sogni premonitori,purificazione,prosperità.

Consolida : radici e foglie per la guarigione,viaggi sicuri.

Coriandolo : salute.

Cumino : bruciare per protezione e per prevenire i furti.

Digitale : Velenosa.Coltivarla in giardino per la protezione della casa e in cortile.

Erica : Rossa,per cominciare o terminare una storia; bianca,protezione;porpora,sviluppo spirituale,da utilizzare per Samhain per invitare gli spiriti a farci visita nelle nostre dimore,può anche essere utilizzata a Imbolc che spigiona le qualità di pace e purificazione(ripulitura) e Lammas.

Eufrasia: Thè per favorire i poteri mentali.

Elleboro : (velenoso,usare al suo posto il ribes nero),Anziana,Signore delle Ombre,Oltretomba,visioni,Potere psichico,esorcismo,viaggio astrale.

Erba di San Giovanni : (velenosa,usare al suo posto il sambuco),bandire/rilasciare,Altro Mondo,Litha,potere,protezione.


Continua......................





domenica 21 novembre 2010

Le Erbe : B

Banana : potenza sessuale,prosperità,fertilità.

Bardana : protezione,purificazione.

Basilico : protezione,abbondanza,amore.
Benzaino : prosperità,bruciare per purificare.

Bergamotto : successo
Betonica : bruciare a Litha per purificazione,contro gli incubi,la disperazione,consapevolezza psichica.

Betulla : purificazione,protezione,contro la negatività.
Biancospino : bacchette potenti, fertilità,protezione.

Borragine : il thè aiuta i poteri psichici,le foglie per la protezione.

Continua...............................

sabato 6 novembre 2010

Le Erbe.

Dal mio Libro delle Ombre,su ispirazione dei seguenti testi : Stregoneria Verde I e Stregoneria Verde II di Ann Moura,Elfi Edizioni.

Le erbe sono importanti per la pratica magica di ogni operatrice.Esse,in quanto figlie della Madre Terra,possiedono una duplice valenza,sia creativa che distuttiva,sia da un punto di vista erboristico e medicinale,sia magico e psichico.
Le erbe,pertanto,possono essere utilizzate in tisane oppure mischiate ad altre sostanze vegetali per produrre artigianalmente incensi per scopi specifici.In altri casi,su scelta personale,le erbe possono essere direttamente bruciate in un tegame o direttamente sulla fiamma di una candela.
Le erbe sono la diretta espressione delle energie terrestri,le convogliano e le sprigionano nel momento del loro utilizzo.Sono sacre agli Dèi e le potete bruciare o immergere nell'acqua calda per una tisana per qualsiasi rito o incantesimo,qualsiasi scopo vogliate ottenere.
Tuttavia,si raccomanda sempre prudenza con le erbe che possiedono un principio di veleno.Queste vanno utilizzate con cautela,ma NON VANNO NE BRUCIATE E TANTOMENO INGERITE.Altrimenti sarete vittime della vostra disattenzione.Infatti,solitamente,le erbe vanno acquistate in un negozio di erboresteria specializzato,oppure,per chi consoce l'erboresteria e ha il pollice verde,possono essere amorevolmente coltivate in un giardinetto personale.

A


Acacia: bruciare come offerta sull'altare,aiuta i poteri psichici e la meditazione.

Achillea : divinazione,amore,matrimonio,contro la negatività,difesa,protezione,cogliere a Litha.

Aglio: sacro ad Ecate,protezione,deflessione,esorcismo,i fiori sono sacri alla Dea.

Agrimonio : rimanda gli incantesimi al mittente,facilita il sonno.

Alloro : purificazione,forza,devozione agli spiriti,poteri psichici,richieste magiche.

Anice : purificazione,protezione,attira gli spiriti positivi negli incantesimi.

Anice stellata : potere psichico,buona sorte.

Arancio : incenso buona sorte;buccia amore e divinazione.

Artemisia : divinazione,frizionare l'erba fresca su una sfera di cristallo o su uno specchio nero in luna piena per incrementarne il potere.

Assenzio : (attenzione velenosa,non bruciare,non ingerire) evocazione,divinazione,la sua efficacia aumenta in relazione con l'artemisia ,protezione,Samhain.

Avena : Abbondanza,offerta per il Dio

Agrifoglio : il Dio,forza,protezione,energia,intuito,potere(attenzione,velenoso)



Continua......



domenica 31 ottobre 2010

Espero e la Dama di Luna,Seconda Parte.

La discesa fu impervia e ripida,ma giunse in fondo al pozzo. Le voci non le sentì più e scomparvero appena raggiunte le profondità di quei luoghi arcani.
Stupito,si guardò attorno. Era un ambiente meraviglioso,le pareti erano di pietra rossa e delle torce accese illuminavano affreschi dipinti da una mano quasi divina,che rappresentavano scene di una gaiezza insospettabile. Erano scene di un banchetto e apparivano costantemente tre figure: un uomo incappucciato,un fanciullo biondo e snello e un uomo avvenente che a malapena si intravedeva nella luce fioca .
Davanti a sé si stendeva un corridoio,sovrastato da nove arcate ed era in discesa. Mano a mano che procedeva, le pareti da rosse che erano,divennero rosate fino a rivelare una parete in marmo bianchissimo,dove si trovava un arco,al di là del quale scorse un abitacolo che appariva accogliente.

Oltrepassata l'arcata,si trovò in un luogo luminoso e al suo centro,chino su uno specchio d'acqua cristallina,stava un bambino.
“Chi sei?”domandò il principe,circospetto. Il fanciullo si voltò e si rivelò identico al ragazzino dipinto sugli affreschi. Fece un sorriso e serio rispose “ Prego accomodati. Osserva assieme a me il destino degli uomini. Sono cosi buffi” e scoppiò in una risata argentina e innocente.
Espero si avvicinò e si protese di fronte al bambino,sullo specchio d'acqua e ciò che vide fu meraviglioso e terribile allo stesso tempo:immagini che scorrevano velocissime di anime che non conosceva,pensieri ed emozioni che rapidamente saettavano e raccontavano l'intimità di ogni uomo e di ogni donna viventi. Ciò che lo distrusse furono alcune immagini che riconobbe come quelle della Dama della Luna,che tanto amava. Erano pensieri di disperazione e delusione che tramutavano in odio.
Il Fanciullo serio,scrutò il suo volto rigato di lacrime e disse “Questo è lo specchio delle anime in prossimità della Morte. Sono i ricordi, i pensieri e le immagini che riaffiorano nella mente di chi sta per andarsene. Se hai visto quelli di una persona che amavi,probabilmente,sarà troppo tardi.”
Espero irato gridò :” Come puoi trovare piacevole tutto questo? Sei un sadico....Non puoi...non devi!!.”
Il bambino,irritato,si alzò nella sua piccola statura e disse con voce grave” Tu non ti rendi conto dei luoghi che hai attraversato per giungere qui. Se sei vivo dinanzi a me,è solo grazie alla mia volontà. Io Sono colui che ha mille nomi e possiede mille volti. Sono la mutevolezza del Tempo,la bellezza effimera della Vita,io mi curo delle anime che giungono quaggiù per accompagnarle alla Rinascita. Come osi rivolgerti a me,come se fossi un mostro?Non noti la mia compassione?Contemplo i loro pensieri e infondo in loro la Speranza,affinchè non temano la Morte. Non hai idea dei tormenti che attraverso e quanto mi affliggono l'animo.”
Improvvisamente ci fu un bagliore bluastro e al posto del fanciullo apparve un uomo incapucciato, munito di una lunga falce in una mano,e di una clessidra nell'altra.
Espero riconobbe quell'uomo ed esclamò con una vena di insicurezza nella voce”Mi ricordo di te. Tu sei il Mago nero che maledì me e la mia spada . Mi hai tolto ogni raggio di sole,mi hai privato dell'amore. Tu hai provocato tutto questo quindi?”
“Hai idea di quanto hai viaggiato Espero?”Rispose l'uomo. Poi riprese”Sei partito a Settembre,e ora siamo nel mio Tempo. E' Ottobre. Siamo a Samhain. Solo in un'occasione come questa può essere permesso a un corpo di carne e sangue di oltrepassare la Soglia. Si,io sono il Mago.Sono l'Incappucciato,l'Incarnazione della giustizia più terribile e iniqua che tutto con sé trascina.
Toglierò la maledizione dalla tua spada e la userai per un Sacrificio,che ti sarà richiesto se vuoi salvare la Dama della Luna.”
Il cavaliere rimase attonito. Tentò di rubare uno sguardo da quel viso oscuro e invisibile e le sue parole lo travolsero. Per lui,la parola sacrificio rimandava all'immagine dell'assassinio. Non comprendeva quella richiesta ma del resto, si aspettava un desiderio simile da parte del suo interlocutore. Le sue mani sporche di sangue. Chissà di chi. E tutto questo per uscire di li e conquistarsi finalmente la Libertà di amare.
Si sorprese del suo coraggio e chiese “ Cosa intendi per sacrificio?”
L'uomo alzò leggermente il capo chino e rispose “ Devi fare una cosa per me. Devi uccidermi. Entrerò nel corpo di un giovane. Morirò per mano tua e mi trafiggerai con la tua spada,che sarà purificata con la mia carne. Il Mio Sangue sarà versato su questa terra per continuare la Vita che rinascerà a breve. Questo tempo è iniziato,ma per me è già finito. Devo perire con il mio stesso Potere. Ce la farai?”
Espero annui.Un po felice di farlo a pezzi. Ma da un lato,rimase affascinato dalla sua incommensurabile saggezza. Lo amò come un fratello e a terra svenne. Il solo ricordo che conservò di quel luogo fu un lampo di luce dorata che lo investì e il dolore forte al petto che gli levò il respiro.

Si svegliò. Un campo di grano. Cielo azzurro. Era Estate. Faceva caldo e si sentiva bene, riposato, benedetto. Il campo che si estendeva attorno a lui era infinito e il vento accarezzava le spighe come se fosse un amante che sfiorava i capelli dorati della sua donna.
Senti un frusciare di vesti e vide una ragazza. Era bellissima, alta,i muscoli delle sue gambe sembravano forti e scattanti sotto la pelle abbronzatissima. I capelli erano di un biondo scuro e gli occhi ridenti immutabili. Indossava una veste bianca semplice,cerimoniale .
Lei sorrise,incombeva su di lui come una nuvola minacciosa,nonostante la sua avvenenza rassicurante,quasi materna.
Ad un certo punto, il volto mutò in quello di un ragazzo,con le stesse fattezze della donna,ma più mascoline. Parlò,con una voce calda e suadente:”Mi vedi Espero? Io sono il grano. Sono il frutto di questa Terra,di mia Madre. Sono triste. So che dovrò morire,perché Lei lo vuole,altrimenti la Vita perirà per sempre e nulla più esisterà.”
Espero si alzò,confuso. Osservò le sue splendide fattezze ed esclamò “ E' questo il mio compito? Devo agire per mano della Madre?”.”Si”rispose lui.”Io ho molti nomi. Sono il Figlio,il Fratello,il Marito della mia Signora e per mano sua agisco e muoio. Devo nutrirla. Ha fame. Mi desidera. Non ho paura,perchè rinascerò in lei come Figlio,anche se adesso è Tremenda.”
Il cavaliere non comprese del tutto le sue parole ma ne intuì la sua spaventosa realtà. L'uomo gli porse la sua spada argentata e il suo viso si fece serio. Espero si rigirò la lama tra le mani più volte,cercando di ingannare il tempo che trascorreva. Ma gli sorse una domanda spontanea e spiazzante: qui esiste il Tempo?
Il ragazzo gli fece fretta con la mano.”Per favore”Gli disse”La Mietitrice attende. Colpiscimi il cuore. Il mio sangue scorrerà anche per te. Tornerò a trovarti in primavera,o all'alba,quando sorgerà il sole nel vostro mondo. Ma ti prego. Feriscimi. Adesso”.
La delicatezza delle sue parole lo allarmò. Alzò in alto la Lama. Luccicava alla luce di quel sole mistico e innaturale. La mano tremava . Chiuse gli occhi. Una lacrima rigò il suo viso. Lanciò un urlo. Lo trafisse. Più volte. Il sangue macchiò il terreno. Il fanciullo era li,riverso a terra,tra le spighe di grano,e la sua veste bianca mutò colore,in un rosso vivo,sadicamente in bella mostra su quel corpo perfetto.

Agitato,si svegliò urlando. Non era più li. Il corpo non c'era piu. Era nella stessa sala dove era svenuto,ma solo. Alzò in alto lo sguardo e assaporò il battito del suo cuore,che pompava sangue nelle sue vene,ringraziò per l'aria che riempiva i suoi polmoni,si rallegrava della tonicità dei suoi muscoli.
Apparve il Signore Oscuro. Questa volta,sotto la veste di un giovane uomo.
Teneva in braccio un bambino piccolissimo in un panno bianco. L'uomo sorrise. E disse “Grazie. Mi hai dato la possibilità di Rinascere. Dimorerò ancora in questi luoghi e nessuna lama trafiggerà più il mio petto,almeno per un po',fino a quando non si ripeterà il Ciclo. Non esiste la Morte. E' solo l'anticamera per la Nuova vita. Impara questo, e amerai per sempre.”
Espero lo osservò a lungo e contemplò con immensa tenerezza quel fagottino bianco. Si sentì maturo. Era Libero. Amando il Signore Oscuro,imparò ad amare la Vita,che decise di donare alla sua amata Dama della Luna. Non ci furono parole. Non ne ebbero bisogno. Prese in mano la sua spada e la sentì pulsare di nuova energia. Quella stessa lama che prima era lorda di sangue,adesso appariva pulita e rifletteva la sua immagine come uno specchio.
Si sentì mancare la terra sotto i piedi, venne risucchiato da un vento gelido fortissimo che gli graffiava la pelle. L'immagine del Signore Oscuro si allontanò rapidamente,tutto assomigliava a un sogno stranissimo e tormentato,uno di quelli che ti fa sudare freddo,che ti fa agitare e tremare come un delirante. Poi,il buio.

“Svegliati!” Mormorò una vocina dentro di sé.Più volte quel sussurro attraversava la sua mente addormentata,i suoi pensieri infagottati nei meandri della sua psiche. Apri gli occhi. Sbattè le palpebre più volte. Si ritrovò all'interno di una sala con pareti marmoree,cosi luminose da sembrare traslucide. Il posto gli pareva familiare,ma sapeva che non era più quel Luogo. In alto,c'era un'immensa vetrata che faceva filtrare la luce dell'Alba. Sotto di essa,seduta su una sedia a dondolo,c'era una donna.
I suoi capelli erano Corvini,con riflessi bluastri. La sua pelle Bianca e delicata. La sua lunga veste comprendeva tutte le tonalità del blu e del verde,dall'azzurro più chiaro,fino al verde più cupo che rievocava le pericolose pianure che aveva attraversato. Intonava una melodia familiare,simile a un valzer. La sua voce non pareva umana dalla sua bellezza. Si voltò con estrema dolcezza e il suo volto esprimeva la regalità degna di una Dea. Era una Dea. Il suo viso si rischiarò di allegrezza e la felicità invase i suoi gesti,gettandosi delicata su di lui,abbracciandolo: “ Amore. Espero. Finalmente!” Lui La strinse gelosamente a se. Era sua. Era parte di Lui adesso, per sempre.
“Amore. Diana. Mi sei mancata..non hai idea delle sofferenze e delle cose che ho visto..” “ Taci!” lo interruppe La Dama.”Taci. Non è più tempo. Quell'istante è passato per sempre. Adesso siamo rinati. Guarda in alto,la luna,come splende piena nel Cielo. Le mie figlie staranno celebrando qualcosa per me. Le sento. Mi desiderano. Vuoi dare un'occhiata?” Lui sereno annuì e si fece condurre per mano verso una terrazza che dava su un panorama incredibile. Lei sussurrò qualcosa e mosse l'indice nell'aria. Qualcosa si mosse. E improvvisamente ecco immagini che scorrevano veloci portate sulle ali del Vento.” Sono le richieste delle mie Figlie. Vogliono molte cose. Io elargirò loro Abbondanza e Potere. Infonderò la speranza nelle loro brevi esistenze. Farò in modo che giungano a me e venerino di me ogni aspetto mortale e divino. Cammino al loro fianco da sempre. Loro lo sanno. E celebrano questo per me. Io le amo. Le amo tutte.”
Chiuse gli occhi. E chiese”Mi ami sinceramente Espero? In ogni mio aspetto?” In quell'istante le fattezze del suo Volto mutarono e in uno di essi riconobbe quello della Grande Mietitrice. Non ebbe paura. Provò un fremito al cuore e sussultò quando si accorse che lui cambiava con lei. Vide se stesso attraversare i corridoi bui del tempo. Con una lampante certezza,come fosse una rivelazione, si vide nei panni del Signore Oscuro,poi nel giovane uomo sacrificato ed infine tra le sue braccia nelle vesti di un neonato. Sapeva di essere Suo da sempre. Espero mormorò “Non abbandonarmi più Diana. Ti prego.” E lei rispose “Bentornato a casa. Rinascerai e Morirai in Me. In realtà, non ti sei mai allontanato. “

                             Fine.......

venerdì 29 ottobre 2010

Espero e la dama di Luna. Prima parte.

Tanto tempo fa,in una terra misteriosa  dominata dall'assenza del Tempo,una zona di confine tra il mondo  reale e quello del Sogno,viveva un cavaliere,dallo sguardo fiero e coraggioso,munito di una spada leggendaria in puro argento,e sul manico,erano incastonate pietre preziose dai riflessi violacei.
Era un uomo dalla bellezza esotica,ma solo e il suo cuore soffriva di profonda malinconia. Aveva un desiderio soltanto che lo manteneva in Vita,in quella placida solitudine: salvare la sua amata principessa,nota come la Dama di Luna,rinchiusa in una torre di avorio irraggiungibile,sospesa nel Vuoto,e il suo sospiro veniva udito da tutti gli abitanti di quella terra,durante il novilunio.
Molte sacerdotesse,comprese le Maghe dell'Oscurità e le figlie di Morrigan la Selvaggia,tentarono di distruggere quella deliziosa tomba d'avorio,ma ne la magia delle prime e tanto meno i venti furiosi delle seconde,riuscirono a scalfire quelle pareti bianche. Ma il cavaliere,era deciso a salvarla,dopo numerosi insuccessi di altri coraggiosi principi e ragazzi prima di lui.
Tuttavia,i suoi tormenti non terminavano qui:la sua spada era Maledetta,nonostante le sue grandi Virtù. Subì il maleficio di un mago,nel tempo in cui la forgiarono,nessuno conobbe il  suo volto,ammesso che sotto quel cappuccio di tela grigia ne avesse avuto uno.

Al Crepuscolo di una giornata di settembre,Il giovane cavaliere decise di partire e si inoltrò nel bosco,con la speranza di incontrare,lungo il tragitto,qualche anima o spirito buono in grado di aiutarlo.

Camminò a lungo,a fianco del suo cavallo,seguendo un sentiero a malapena visibile nell'oscura foresta. Ad un certo punto,decise di fermarsi in prossimità di un fiume,per dissetarsi e si assopì appoggiando la testa su una zolla di erba morbida e sognò a lungo.
Al suo risveglio,si accorse con spavento che si era addormentato ed era notte inoltrata. Dopo qualche istante,udì un canto soave di una fanciulla e interrotta dai passi dell'uomo esclamò:"Giovane cavaliere,non temere. Io sono la Strega dell'Acqua e dimoro nel cuore degli uomini. Domino il potere dei fluidi e posso leggere nel futuro. Ma nel tuo vedo difficoltà e il tuo animo è colmo di profonda tristezza.".Il principe rispose"Strega dell'Acqua,io sono alla ricerca della dama di Luna,che a lungo ho amato prima della sua prigionia,e le nostre anime sono legate da un destino crudele e la disperazione alberga nei miei pensieri ".
A quel punto la Strega,si avvicinò all'uomo,e lui si accorse che era totalmente vestita di rugiada e i suoi capelli erano fini e splendevano come l'argento della sua spada.
Lei continuò il suo discorso cosi:"Vedo che la tua spada è stata colpita da una maledizione potente e nera,e in questo stato non ti servirà per salvare la tua amata Dama. Quindi,decido di purificarla in parte con il mio potere,ma non basterà. Dovrai recarti,dopo di me,dalle mie sorelle che governano gli altri tre elementi".
Il cavaliere acconsentì e lei immerse la spada nell'acqua e sussurrò un'invocazione che suonava così:"Ovest,amore acqua e sirene,vi prego di esaudire il mio bene....".
Finita l'invocazione agli Spiriti dell'Acqua,restituì la spada e diede delle indicazioni per raggiungere sua sorella,la Strega della Terra.

Il principe si incamminò a lungo e si inoltrò in un bosco fitto che diveniva sempre più buio e umido,con una strana luce verdastra che illuminava malamente il sentiero. Sentì dei passi pesanti dietro di sè,e spaventato si voltò. Non vide nulla che lo spaventasse tanto quanto una donna di estrema pienezza e bellezza,come lo era la Strega della Terra. Una dama vestita di edera soltanto,con lunghi capelli rossicci e la pelle lievemente ambrata si fece avanti e guardò l'uomo con occhi profondi e neri,come la notte. Esclamò"Non stupirti della mia avvenenza. Io sono colei che è sempre fertile e domino i poteri di Madre Natura. Conosco ogni sussurro e sospiro della mia terra e il siero delle piante quietano le sofferenze di ogni creatura vivente".
Egli,dopo aver realizzato la sua presenza,rispose,con un filo di voce"Bellissima Signora,io amo la Dama della Luna,ma la sua prigione è fatta di oblio,tutti si sono dimenticati di lei da decenni,ma io no e vivo della sua esistenza."
La Strega si commosse e tese le mani verso la sua spada"la tua spada è maledetta e devo purificarla con il mio potere. Le infonderò solidità e nuova forza e benedirò le sue gemme.".
Conficcò la spada nella nera terra e formulò un'invocazione agli Spiriti che lei stessa dominava”Nord,gnomi,radici e bosco,portate i doni che io vi riconosco..”.
Infine,restituì la spada e gli descrisse come raggiungere la dimora della prossima sorella,la Strega dell'Aria.

Camminò a lungo fin ché non si addentrò in una pianura,completamente ricoperta di Nebbie.
Non sapendo dove dirigersi,arrestò il suo cammino e attese l'arrivo della Strega dell'Aria .Attese a lungo, fin ché le nebbie non si diradarono un po' e apparve una fanciulla snella e sottile,vestita di sottili fili argentati che le ricoprivano il corpo fragile e pareva che camminasse a mezz'aria,come se fosse sospesa. La sua chioma era biondissima e ondulata e la sua pelle chiara,pareva trasparente,i suoi occhi grigi,apparivano vacui,ma celavano una vivacità imprevedibile.
Quando gli rivolse la parola,la sua voce era fioca e leggera,ma in quel luogo silenzioso si udiva benissimo:”Ti aspettavo. Conosco la tua storia e i sospiri della Dama che ami, si propagano attraverso il vento che io domino. La tua spada necessita della mia benedizione. Avvicinati”.
Lui si avvicinò e avvertì una sensazione di freschezza,come le brezze primaverili,gli sembrava di trovarsi dinanzi alla reincarnazione di qualche divinità del vento. Le porse la pesante spada e la fanciulla, con un'insospettabile destrezza l'agitò in aria invocando gli spiriti dei venti”Est,silfidi,vento e conoscenza,vi chiamo in mia presenza.. ”.
Finita l'invocazione,la spada sembrava dotata di una luce nuova che non aveva mai conosciuto. Grato si inchinò a lei,ma la Strega con gesto delicato sul capo,lo riprese e gli indicò la strada per raggiungere la Strega del Fuoco,ma avvertendolo del carattere bellicoso della focosa sorella” Sappi che la Strega del fuoco possiede le chiavi per aprire le porte degli Inferi,dove dimora il Signore delle Ombre. La sua magia è più forte della nostra,ma sarà l'unico in grado di distruggere la torre d'avorio dove è prigioniera la tua amata.”
Lui si congedò e dopo uno sguardo di rassicurazione di lei,si incamminò lungo il sentiero che lo conduceva sempre più vicino alla sua meta.

Il luogo dove giunse era deserto e spirava un vento bollente e violento,che seccava la pelle. Dal terreno risalivano dei fumi come se il terreno sottostante ribollisse in continuazione. La vegetazione era scarsa e ruvide pietre nere erano sparse dappertutto.
Il cavaliere si sentiva la gola riarsa e desiderava spostarsi velocemente di lì,attendendo con impazienza la Strega del Fuoco.
Dopo un lasso di tempo che sembrava interminabile,avvertì lo scalpiccio di un cavallo,che non era il suo,alle sue spalle e quando si voltò,vide una donna dall'aspetto maturo,forte e vestita con abiti cinerini e sporchi di fuliggine. I suoi capelli avevano una tonalità cosi scura,che parevano in grado di simulare le tenebre della notte più nera. Il suo sguardo ardeva di impazienza e il suo portamento era altero come un'amazzone. Si rivolse a lui con una voce inaspettatamente pacata,ma autoritaria “Conosco il tormento del tuo animo e la maledizione della tua spada terminerà solo con il sacrificio. Le mie fiamme la purificheranno e forgeranno il tuo nome. Ti chiami Espero e l'energia della stella del Mattino,Venere,ti ha protetto fin qui e ti ha condotto dalle mie sorelle fino a giungere al mio cospetto. Io possiedo la chiave per aprire le porte degli inferi,ma non mi sarà permesso di entrare, poiché dovrai affrontare l'Ombra da solo. Egli ti attende da diverso tempo.”
Prese la spada e la passò attraverso le fiamme da lei stessa generate dal nulla mormorando invocazioni alle Salamandre,gli Spiriti del Fuoco che lei dominava. Infine,in silenzio lo accompagnò fino a una città le cui rovine erano antichissime e sconosciute a memoria d'uomo.
“Questa è la porta dell'Ade. L'antica città che vedi davanti a te è disseminata di pericoli. Sentirai sussurrare voci maligne che tenteranno di desisterti dal tuo intento e verrà usato ogni trucco per scalfire la tua volontà. Ma tu non ascoltarle e procedi, o morirai”.

Espero mosse i primi passi verso le rovine,notando le inquietanti sculture ciclopiche che dominavano la scena,come monito per eventuali visitatori.
Ma lui non era un visitatore,e i sussurri che avvelenavano la sua mente si trasformarono lentamente in un vociare sempre più intenso e fastidioso. I suoi movimenti si fecero incerti e una lingua antica gli comunicava formule,sussurri,nomi e parole che solo in un incubo poteva comprendere appieno.
Giunse faticosamente in prossimità di un pozzo,misteriosamente intatto,largo e profondo,dal quale provenivano le voci che lo torturavano.
Si ricordò delle parole della Strega del Fuoco e la sua determinazione riprese vigore. Sfiorò la sua spada e ne sentì la magia che iniziava a scorrere nelle venature del prezioso metallo.
Si sporse dal bordo del pozzo e intravide una scala in pietra che lo avrebbe condotto nelle sue profondità.
La paura lo avvolgeva in una morsa mortale,i muscoli gli dolevano e le sue mani tremavano di incertezza e iniziò a desiderare ardentemente la sua resa.
Tuttavia scese. E l'oscurità,come un'amante,lo abbraccio voluttuosamente e lo attrasse a sé.

Fine prima parte.......